La Grotta della Poesia, tesoro naturale del Salento
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La Grotta della Poesia, tesoro naturale del Salento

Grotta della Poesia,Italia

La Grotta della Poesia, tesoro naturale del Salento

La Grotta della Poesia è una delle cavità naturali più belle d’Italia, un gioiello naturale incastonato lungo le splendide coste del Salento. Si tratta di uno dei luoghi più iconici della Puglia, un’autentica meraviglia archeologica, avvolta da una storia millenaria e da una leggenda avvincente. Situata vicino alla città di Roca Vecchia, nel comune di Melendugno, la Grotta della Poesia è facilmente accessibile dalla strada costiera che costeggia l'Adriatico. Questa grotta è parte di un complesso carsico che include anche un'altra piscina di dimensioni più piccole. La Grotta Grande è una dolina circolare con un diametro di circa 70 metri e una profondità di quasi 10 metri, caratterizzata da ampie sale e corridoi che si aprono su un'enorme pozza d'acqua blu cobalto, mentre la Grotta Piccola, poco distante dalla principale, è una cavità più raccolta e intima, con passaggi più stretti, ma di uguale fascino e interesse geologico.



La storia della Grotta della Poesia affonda le sue radici nell'antichità. Gli scavi archeologici condotti nella zona hanno rivelato tracce di insediamenti umani che risalgono al Neolitico, testimonianze di una presenza umana che si estende per millenni. Durante l'epoca romana, la grotta fu utilizzata come piscina naturale, un luogo di ritrovo e relax per gli abitanti della zona. Ma ciò che la rende ancora più affascinante è la leggenda che lo circonda. Secondo la tradizione, il nome "Grotta della Poesia" e la presenza di una sorgente d'acqua dolce, in greco detta “posia”, potrebbe derivare dall'antica credenza che la grotta fosse frequentata da muse e ninfe mitologiche, che nel corso del tempo abbiano ispirato scrittori e poeti a comporre magnifichi versi.



Purtroppo, l’eccezionale bellezza di questo luogo, dopo che il National Geographic l’ha inserita tra “le 10 piscine naturali più belle al mondo”, è stato preso d’assalto dal turismo di massa. È fondamentale ricordare che si tratta di un sito archeologico, e che come tale va tutelato e salvaguardato. Per troppo tempo è stata oggetto di incuria da parte di bagnanti che trattavano le acque e le falesie circostanti come una piscina pubblica e un trampolino per tuffarsi. Questo atteggiamento ha causato danni alla parete mettendo a rischio sia la bellezza del luogo che la sicurezza dei visitatori. Infatti, dopo un incidente che ha evidenziato la necessità di proteggere l'integrità naturale e archeologica del sito, l'Amministrazione comunale ha adottato misure per contenere l'accesso all'area. Oggi l’ingresso è limitato e prevede un biglietto d’ingresso. Naturalmente non è più possibile tuffarsi e tantomeno fare il bagno all'interno della grotta.

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