L’Oasi di Siwa, tra dune dorate, laghi salati e antichi misteri
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L’Oasi di Siwa, tra dune dorate, laghi salati e antichi misteri

Oasi Siwa,Egitto

L’Oasi di Siwa, tra dune dorate, laghi salati e antichi misteri

Nascosta tra le sconfinate distese del Deserto Occidentale egiziano, a circa 560 chilometri a ovest del Cairo e a soli 50 chilometri dal confine libico, l’Oasi di Siwa emerge come un miraggio di palme, sorgenti cristalline e antiche rovine. Questo remoto angolo di paradiso, circondato da dune dorate e laghi salati, è uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti dell’Egitto. La sua posizione isolata, lontana dalle rotte turistiche più battute, ha permesso a Siwa di preservare la sua autenticità, trasformandola in una meta ideale per viaggiatori in cerca di avventure uniche e incontaminate.



L’Oasi di Siwa è un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di testimonianze storiche che risalgono a migliaia di anni fa. Uno dei suoi gioielli più celebri è il Tempio dell’Oracolo di Amon, reso famoso dalla visita di Alessandro Magno nel 331 a.C. Si narra che l’oracolo lo abbia riconosciuto come figlio del dio Amon, un evento che rafforzò la sua legittimità come sovrano d’Egitto. Oggi, i resti del tempio, con le sue iscrizioni antiche e la posizione dominante, offrono uno sguardo affascinante sul passato glorioso dell’oasi. Un altro sito imperdibile è l’antica città di Shali, costruita interamente in kershef, un materiale locale composto da sale, argilla e paglia. Nonostante le sue mura siano in gran parte in rovina a causa delle rare ma intense piogge, Shali rimane un luogo magico, dove ogni pietra racconta una storia. Per chi ama l’archeologia, la Montagna dei Morti, una necropoli risalente al periodo tolemaico e romano, offre tombe scavate nella roccia e decorate con affreschi che narrano storie di vita e morte.



L’Oasi di Siwa è un trionfo di contrasti naturali: da un lato, il deserto infinito e silenzioso, dall’altro, sorgenti termali e laghi salati che brillano sotto il sole. Tra le attrazioni naturali più iconiche c’è il Lago di Cleopatra, una piscina naturale circondata da palme e alimentata da una sorgente termale. Secondo la leggenda, la regina Cleopatra vi fece il bagno, e chiunque vi si immerga può capire perché: l’acqua è calda, ricca di minerali e incredibilmente rigenerante. Un altro spettacolo da non perdere è il Lago Siwa, un bacino salato che, durante il tramonto, si trasforma in un quadro surreale con sfumature di rosa, arancione e viola. Qui, i visitatori possono sperimentare il famoso “floating”, galleggiando senza sforzo grazie all’alta concentrazione di sale. Per gli amanti dell’avventura, le escursioni in fuoristrada tra le dune del Grande Mare di Sabbia sono un’esperienza indimenticabile, soprattutto se si raggiunge la cima di una duna per ammirare il tramonto.



Ciò che rende Siwa davvero speciale è la sua autenticità. A differenza di altre destinazioni turistiche, l’oasi ha mantenuto intatto il suo carattere tradizionale. Le donne siwane indossano ancora abiti ricamati a mano e gioielli d’argento, mentre gli uomini si dedicano all’agricoltura e alla produzione di datteri e olive, due dei prodotti locali più rinomati. Una delle esperienze più autentiche che si possono vivere a Siwa è partecipare a una cena tradizionale berbera, seduti su tappeti colorati sotto un cielo stellato, gustando piatti come lo stufato di agnello con datteri e il pane siwano, accompagnati da tè alla menta dolce e speziato. Raggiungere Siwa richiede un po’ di pianificazione, ma ne vale assolutamente la pena. Il modo più comune è noleggiare un’auto dal Cairo o da Alessandria e guidare attraverso il deserto, un viaggio di circa 8-10 ore che regala paesaggi mozzafiato. Una volta arrivati, l’oasi offre diverse opzioni di alloggio, dai lodge eco-friendly agli ecolodge tradizionali costruiti con materiali locali, garantendo un soggiorno indimenticabile.

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